Nuovi incentivi MISE per la promozione all’estero del Made in Italy

 

Per uscire dalla crisi sanitaria del Covid19 e dalla crisi economica, molte imprese hanno abbracciato progetti di internazionalizzazione, promuovendo il Made in Italy all’estero. 

Il Governo ha recentemente stanziato nuovi fondi per l’export

 

Il 31 maggio 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha emanato il nuovo Decreto, che è stato poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 21 luglio. 

Sono previsti interessanti incentivi per la promozione all’estero di marchi collettivi o legati ad associazioni di categoria certificate, consorzi, cooperative e altri organismi composti da diverse realtà. 

 

Quali incentivi per il Made in Italy e l’internazionalizzazione

 

Il Decreto del MISE finanzia tutte le iniziative mirate a promuovere il Made in Italy nel mondo, in particolare sostiene le aziende, associazioni, cooperative e simili che vogliono partecipare presentando i prodotti prodotti e servizi a eventi di diverso tipo: 

fiere di settore internazionali,  

saloni, congressi e workshop, 

eventi collaterali a tali manifestazioni, 

incontri face-to-face e bilaterali con associazioni e aziende estere, 

partecipazione a seminari, organizzati in Italia o all’estero con operatori internazionali di settore, 

creazione di comunità internazionali a sostegno dei brand.

Le aziende che hanno specifici requisiti indicati nel regolamento possono richiedere l’incentivo e ottenere così un contributo a fondo perduto corrispondente al 70% delle spese sostenute fino a un contributo massimo di 150 mila euro.

 

Incentivi Made in Italy: quali sono le spese ammissibili

 

L’incentivo si ottiene presentando la documentazione relativa alle spese sostenute, tra queste troviamo: le quote di partecipazione, allestimento dello stand presso le fiere e nei saloni in Italia e all’estero, le spese di organizzazione dei webinar, quelle di traduzione, interpretariato, ma anche tutti i costi relativi al noleggio delle attrezzature e degli strumenti che servono in quel contesto. 

Inoltre, sono ammesse anche le spese relative allo sviluppo di siti web, traduzioni del sito in altre lingue, materiale informativo, come opuscoli e brochure, spot e promozione online.

Sono incluse anche le spese sostenute per pagare testimonial e influencer: insomma il MISE sostiene l’attività di internazionalizzazione a 360°.

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